Σάββατο 24 Μαρτίου 2012

Il Mondo Decostruito


Con la mostra “Deconstructivist Architecture” del 1988 a New York apre la strada per l'architettura verso il decostruttivismo. Philip Johnson era l'ispiratore dell'esposizione e Mark Wigley il suo curatore. In questa mostra hanno partecipato sette personalità: Peter Eisenman, ZahaHadid, Frank Gehry, Coop Himelblau, Wolf D. Prix, Daniel Libeskind, Rem koolhaas.

Il decostruttivismo, al contrario del Strutturalismo, apre il testo verso l'esterno con chiavi di lettura destabilizzanti. Il preesistente cambia di significato e attravesso chiavi nuovi la realtà si vede con uno sguardo obliquo che provoca delle contradizioni e delle tensioni.

Daniel Libeskind è un nuovo architetto che oltre alla facoltà di architettura studia anche musica, storia e filosofia. Infatti, in alcuni suoi disegni associa una specia di martiture musicali, cercando di estendersi dalla tradizione puramente funzionalista o neoplastica e così si muove con la linea in nuovo spazio schizzando e zizagando. Il Museo ebraico di Berlino è una delle sue opere più importanti, in cui si vede il suo contesto di lavoro. L'edificio parte dal museo preesistente e si muove zigzagando. A questa freccia applica una forma rettilinea, la cui la incrocia in diversi punti creando una tensione nel progetto.

Negli anni '80 Alvin Toffler scrive il libro “La terza ondata” , in cui divide la storia dell'umanità in tre fasi e prendendo come punto di riferimento i processi economici. La prima ondata si riferisce a un periodo dove l'economia si basava al possesso della terra e della produzione agricola. La seconda inizia dopo la rivoluzione industriale e l'invenzione della macchina a vapore. E la terza e ultima è caraterizzata dal possesso della pura informazione.

In quest'ultima fase oltre al museo di Libeskind appartiene anche il Museo Kiasma di Steven Holl a Elsinki. Quest'opera è collocata in un area triangolare posta tra importanti edifici della città. E' composto da due corpi uno rettilineo e un'altro a galleria che si intersecano.

Tanti sono gli architetti che cercano di riconsiderare il rapporto tra architettura e natura creando delgi spazi e degli edifici che raccolgono diverse funzioni combinate tra di loro e non divise come erano prima. Uno dei progetti più rappresentattivi del fenomeno della mixitè è la Postdamer Platz a Berlino.

Le città, in questa nuova fase delle informazioni, sono in competizione. Berlino, Parigi, Barcellona sono alcune delle città che cercano di creare edifici e aree che accoglierano residenti e visitatori. Delle opere più importanti, create in questi anni, sono l'Arco della Defense, il Museo del Louvre a Parigi, la trasformazione della città di Barcellona per gli Olimpiadi del 1992.

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